OpenAI: Tumulto su licenziamento Altman e arrivo inatteso in Microsoft
In OpenAI, la recente serie di eventi ha gettato l’azienda nell’occhio del ciclone. Dopo il licenziamento di Sam Altman, seguito dalle voci sulla sua possibile riassunzione e la sorprendente notizia del suo ingresso in Microsoft, la situazione è diventata ancor più tumultuosa.
La storia ha avuto inizio con l’inaspettato licenziamento di Altman dal suo ruolo di CEO da parte del consiglio di amministrazione di OpenAI. Voci insistenti indicavano trattative in corso per il suo ritorno, affermando che un gruppo di dipendenti minacciava di dimettersi a meno che Altman non venisse reintegrato insieme all’ex presidente di ChatGPT, Greg Brockman.
Tuttavia, la situazione ha preso una svolta imprevista quando Microsoft ha annunciato l’assunzione di Altman, oltre ad altri ex membri di OpenAI, per guidare un nuovo e avanzato team di intelligenza artificiale all’interno dell’azienda di Redmond.
Questa notizia ha scatenato una reazione da parte del CEO attuale di OpenAI, Emmett Sheer, il quale ha criticato la decisione di licenziare Altman, ammettendo che è stata una mossa sbagliata. Sheer ha dichiarato pubblicamente il suo dispiacere per quanto accaduto, sottolineando l’importanza di Altman e dei suoi contributi all’azienda.
La situazione si è ulteriormente intensificata con la diffusione di una lettera firmata da un vasto numero di dipendenti di OpenAI, chiedendo le dimissioni del consiglio e il ritorno di Altman come CEO. Questa missiva sottolineava l’insoddisfazione dei dipendenti nei confronti della gestione del consiglio, affermando che la sua condotta aveva compromesso la stabilità e la missione stessa di OpenAI.
La vicenda è culminata con la dichiarazione del capo scienziato di OpenAI, Ilya Sutskever, che ha ammesso il suo rimpianto per aver votato a favore del licenziamento di Altman, affermando di non aver mai voluto danneggiare l’azienda e promettendo di lavorare per riconciliare il team.
In questo scenario turbolento, il nuovo CEO, Emmett Sheer, ha annunciato piani per una revisione interna dell’azienda, inclusa un’indagine indipendente e potenziali cambiamenti nella leadership e nella governance, nell’ottica di recuperare la fiducia e la stabilità all’interno di OpenAI.