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Microsoft e la Protezione dei Dati: Tutti i Dettagli sulla Conservazione dei Dati nel Cloud Europeo
Microsoft ha annunciato importanti cambiamenti nella gestione dei dati personali dei suoi utenti europei all’interno del cloud. Nell’ambito delle regole del GDPR dell’Unione Europea, che impongono alle aziende basate su cloud di non trasferire dati personali all’estero senza adeguate protezioni della privacy, Microsoft ha delineato nuovi piani per assicurare la conformità e la sicurezza.
Nel 2023, Microsoft ha iniziato a memorizzare e processare i dati dei clienti per vari servizi basati su cloud, tra cui Microsoft 365, Azure, Power Platform e Dynamics 365. Questa settimana, l’azienda ha esteso questo sforzo includendo lo stoccaggio di tutti i dati personali degli utenti europei, compresi i log del sistema automatizzato, all’interno del Microsoft EU Data Boundary.
La novità è stata accompagnata da un impegno per la trasparenza e la documentazione, presentato su un nuovo sito web dedicato agli sforzi di privacy e archiviazione cloud in Europa.
Un aspetto cruciale della strategia di Microsoft è l’utilizzo di tecnologie basate nell’UE per proteggere le informazioni degli utenti. In caso di accesso remoto ai server per monitorare i sistemi, l’azienda implementerà “infrastrutture desktop virtuali nel limite dati dell’UE”. Questa mossa è volta a garantire che i clienti dell’UE godano della stessa sicurezza di classe mondiale fornita agli utenti globali.
Per garantire la massima sicurezza, Microsoft ha dichiarato che qualsiasi trasferimento di dati al di fuori dell’UE a fini di sicurezza sarà attentamente documentato, limitato alle necessità delle funzioni cruciali di cibersicurezza e utilizzato esclusivamente per tali scopi.
Il post sul blog ha ulteriormente sottolineato l’impegno futuro di Microsoft. Nel corso del 2024, l’azienda apporterà modifiche alle funzionalità di supporto tecnico, mantenendo i dati all’interno del confine dell’UE. Se necessario l’accesso a dati di supporto tecnico al di fuori della zona dell’UE, verranno implementate misure di sicurezza, come l’utilizzo di “infrastruttura desktop virtuale”.
Concludendo, mentre Microsoft si impegna a conformarsi alle rigide norme sulla privacy dell’UE, altre aziende tecnologiche continuano a scontrarsi con le autorità europee. Un esempio evidente è la multa di 1,3 miliardi di dollari inflitta a Meta a maggio 2023 per il presunto trasferimento non autorizzato dei dati personali degli utenti dell’UE a server negli Stati Uniti senza le adeguate protezioni della privacy. Meta ha annunciato il suo ricorso contro la sanzione.