New York Times Denuncia Microsoft e OpenAI per Violazione del Copyright in una Querela di Rilievo

breaking news informatica

New York Times Denuncia Microsoft e OpenAI per Violazione del Copyright in una Querela di Rilievo

In un’importante evoluzione legale, il New York Times ha intentato una causa contro Microsoft e OpenAI, affermando che i loro modelli di intelligenza artificiale hanno illegalmente accesso e utilizzano milioni di articoli del giornale. La querela, presentata presso il Tribunale Federale di Manhattan, potrebbe avere significative implicazioni per il futuro dell’AI e l’uso di contenuti protetti da copyright nell’addestramento di questi modelli.

Il New York Times sostiene che i modelli di AI sia di Microsoft che di OpenAI abbiano “raschiato sistematicamente” milioni dei suoi articoli senza autorizzazione o compensazione. Il giornale sostiene che questo uso non autorizzato del suo materiale protetto da copyright abbia privato il giornale di sostanziali entrate e danneggiato la sua reputazione.

Nella querela, il New York Times cerca un’inibitoria per impedire a Microsoft e OpenAI di continuare ad utilizzare il suo materiale protetto da copyright senza autorizzazione. Il giornale sta anche richiedendo danni per un valore superiore a 1 miliardo di dollari.

Non è la prima volta che Microsoft e OpenAI sono accusate di utilizzare materiale protetto da copyright senza autorizzazione. Nel giugno 2023, le aziende sono state citate in giudizio da 16 individui che affermano che abbiano “raschiato sistematicamente 300 miliardi di parole da internet, libri, articoli, siti web e post – inclusi dati personali ottenuti senza consenso.” Nel luglio 2023, OpenAI è stata citata in giudizio dagli autori Paul Tremblay e Mona Awad, che hanno sostenuto che il modello ChatGPT dell’azienda ha accesso al materiale protetto da copyright dei loro romanzi.

La querela del New York Times è l’azione legale più importante finora intentata contro Microsoft e OpenAI per l’uso di materiale protetto da copyright. L’esito di questa causa potrebbe avere un impatto significativo sullo sviluppo e l’uso dell’AI, in particolare nello spazio dell’AI generativa.

Se il New York Times avrà successo nella sua querela, potrebbe creare un precedente che renda più difficile per aziende come Microsoft e OpenAI utilizzare materiale protetto da copyright nell’addestramento dei loro modelli di AI. Questo potrebbe avere un effetto frenante sullo sviluppo dell’AI, poiché le aziende potrebbero essere riluttanti ad investire in progetti di AI se sono preoccupate per possibili responsabilità legali.

D’altro canto, se Microsoft e OpenAI avranno successo nel difendersi dalla querela, potrebbe aprire la strada a un approccio più permissivo all’uso di materiale protetto da copyright nell’addestramento dei modelli di AI. Questo potrebbe portare a un boom nello sviluppo dell’AI, poiché le aziende diventano più fiduciose nel panorama legale.

L’esito della querela del New York Times sarà probabilmente seguito con attenzione dall’industria dell’AI. È un caso complesso e precedente che potrebbe avere un impatto duraturo sul modo in cui l’AI viene sviluppata e utilizzata.

Punti aggiuntivi da considerare:

La querela potrebbe avere implicazioni anche per l'uso dell'AI in altri settori, come la sanità e la finanza. L'uso di materiale protetto da copyright nell'addestramento dei modelli di AI è una questione complessa senza risposte facili. I tribunali dovranno valutare attentamente gli interessi contrapposti dei detentori del copyright e la necessità di innovazione nel settore dell'AI.

È ancora troppo presto per dire come sarà risolta alla fine la querela. Tuttavia, è chiaro che si tratta di un caso che avrà un impatto significativo sul futuro dell’AI.

Fonte della notizia

New York Times Denuncia Microsoft e OpenAI per Violazione del Copyright in una Querela di Rilievoultima modifica: 2023-12-28T06:06:56+01:00da puma1973a
Reposta per primo quest’articolo