Intel nuovamente accusata di falsificare le prestazioni reali della CPU e non è AMD a fare le accuse

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Intel nuovamente accusata di falsificare le prestazioni reali della CPU e non è AMD a fare le accuse

Sembrerebbe che Intel stia adottando il proverbio “fino a quando non ce la fai, fingi” per cercare di mantenere la fiducia dei consumatori, ma questa volta è sotto accusa per presunte ottimizzazioni ingannevoli dei benchmark delle CPU. Non è un segreto che l’azienda stia lottando per tenere il passo con l’efficienza dei processori Ryzen di AMD.

Recentemente, sono emerse accuse secondo cui Intel avrebbe gonfiato i punteggi dei benchmark da parte di SPEC (Standard Performance Evaluation Corporation). SPEC ha scoperto che specifiche ottimizzazioni integrate nel compilatore Intel oneAPI DPC++ stanno influenzando i benchmark “523.xalancbmk_r” e “623.xalancbmk_s”, che valutano Xalan e l’output di XSLT (eXtensible Stylesheet Language Transformations).

SPEC ha deciso di annullare questa ottimizzazione secondo la regola numero 14 delle SPEC 2017 Run and Reporting Rules, rimuovendo così oltre 2600 risultati. Questo episodio solleva ulteriori interrogativi sulla trasparenza dei benchmark e sulla concorrenza tra Intel e AMD nel mercato dei processori.

Non è la prima volta che Intel è stata accusata di tali azioni, con casi precedenti come il presunto inserimento di codice nei benchmarking software per rallentare le prestazioni dei processori AMD.

Questa controversia solleva interrogativi sulla trasparenza e l’etica nel confronto tra le due principali aziende di CPU.

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Intel nuovamente accusata di falsificare le prestazioni reali della CPU e non è AMD a fare le accuseultima modifica: 2024-02-23T06:42:03+01:00da puma1973a
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