Helldivers 2: la decisione di Sony scatena polemiche e limitazioni globali
Questa settimana, una mossa di Sony ha scosso la community dei videogiocatori: chi desidera giocare a Helldivers 2 su PC tramite Steam deve collegare il proprio gioco a un account del PlayStation Network (PSN). Questo requisito ha avuto conseguenze significative: Valve ha dovuto rimuovere il popolare shooter sci-fi in terza persona sviluppato da Arrowhead Game Studios dalla vendita in 177 paesi.
La ragione di questa drastica misura è che in questi paesi non è possibile accedere a PSN, rete non supportata da Sony nelle rispettive località. SteamDB ha rivelato oggi su X (precedentemente Twitter) che Helldivers 2 non è più acquistabile in questi territori, nonostante rimanga disponibile in alcune aree come i paesi baltici.
Questa situazione ha scatenato una vera e propria ondata di recensioni negative, con oltre 215,000 feedback negativi registrati sulla pagina di Steam del gioco.
Johan Pilestedt, CEO di Arrowhead Game Studios, ha riconosciuto la problematica e ha comunicato tramite il suo account X che sono in corso discussioni con i partner di PlayStation per trovare una soluzione. Ha sottolineato che “la voce della community è stata ascoltata” e che sta facendo tutto il possibile per rappresentare gli interessi dei giocatori, pur non avendo l’ultima parola sulle decisioni.
In aggiunta, Pilestedt ha ammesso di avere una parte di responsabilità in questa controversia. Ha rivelato che la decisione di disabilitare il collegamento degli account al lancio del gioco era sua, per permettere ai giocatori di iniziare a giocare immediatamente. Tuttavia, ha riconosciuto di non aver informato adeguatamente i giocatori riguardo questa necessità, nonostante fosse a conoscenza dell’obbligo sei mesi prima del lancio.
Helldivers 2 continua a ricevere un bombardamento di recensioni negative sulla sua pagina Steam, con i giocatori che manifestano apertamente il loro disappunto per il requisito di collegamento a PSN. Nel frattempo, le trattative tra Arrowhead e Sony proseguono nella speranza di risolvere una situazione che ha evidenziato criticità nell’integrazione tra piattaforme di gaming diverse.