Microsoft Bing ed Edge esclusi dalla regolamentazione dell’UE secondo un nuovo rapporto
Il recente rapporto pubblicato da Bloomberg rivela che Microsoft Bing e Edge potrebbero evitare la regolamentazione prevista dal Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea (UE).
Con la scadenza del 6 marzo imminente per le principali aziende tecnologiche per conformarsi alle disposizioni del DMA, questa notizia potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui Bing, il motore di ricerca di Microsoft, e Edge, il suo browser web, saranno gestiti nell’UE.
Secondo fonti anonime citate da Bloomberg, sembra che l’UE stia considerando l’esenzione di Bing, Edge e i servizi pubblicitari correlati dalle restrizioni del DMA.
Le fonti sostengono che questi servizi non siano considerati forze significative all’interno delle rispettive categorie tecnologiche, il che potrebbe giustificare l’esenzione dalle nuove norme dell’UE.
Tuttavia, ciò non significa che Microsoft otterrà una completa esenzione dal DMA. Come già riportato, Microsoft sta apportando modifiche ai suoi sistemi operativi Windows 10 e 11 per garantire la conformità alle disposizioni del DMA.
Queste modifiche includono l’esposizione di componenti rilevanti del sistema nei Componenti di sistema, la possibilità di rimuovere qualsiasi app dal sistema operativo e l’introduzione di ulteriori punti di interoperabilità.
Il rapporto indica anche che un altro servizio di Microsoft, il social network a tema aziendale Linkedin, potrebbe subire alcune modifiche per adeguarsi alle disposizioni del DMA dell’UE.
Al di là di Microsoft, la scorsa settimana, Google ha annunciato le sue iniziative per conformarsi al DMA, inclusa l’aggiunta di nuove schermate di scelta per la ricerca e il browser su telefoni Android in Europa.
Anche Apple potrebbe essere coinvolta, con l’app iMessage potenzialmente esente dal DMA a causa della sua minore presenza in Europa rispetto ad altri servizi di messaggistica. Tuttavia, si prevede che Apple debba apportare modifiche ai suoi App Store per iOS e iPad in Europa, inclusa la possibilità di sideload di app su dispositivi Apple, limitata all’UE.
Questo sviluppo è un ulteriore passo nell’ambito delle regolamentazioni digitali dell’UE, con le principali aziende tech che si adattano alle nuove norme per garantire una maggiore trasparenza e concorrenza nel mercato digitale.
Resta da vedere come evolverà la situazione e se altri attori del settore seguiranno l’esempio di Microsoft nel cercare esenzioni.