Accuse contro Meta per contenuti sfruttativi, Zuckerberg affronta cause legali

Meta sotto accusa dopo segnalazioni di contenuti sfruttativi, Zuckerberg affronta cause legali

Meta, la società madre di Instagram e Facebook, si trova al centro di polemiche dopo la diffusione di rapporti che denunciano situazioni di sfruttamento sui propri social media. Secondo le segnalazioni, genitori avrebbero sfruttato i propri figli per scopi finanziari attraverso la gestione di account su Instagram e Facebook, con Meta che viene accusata di non aver preso provvedimenti adeguati.

Il giornale The Verge ha condiviso due rapporti separati del New York Times e del Wall Street Journal che mettono sotto accusa Meta per non aver agito contro lo sfruttamento sessuale dei minori a fini di lucro.

Il New York Times ha riportato il caso di una madre di nome Elissa che gestiva l’account per la sua giovane figlia dal 2020. La donna ha raccontato di aver ricevuto messaggi inquietanti da account Instagram e critiche da parte degli utenti che sostenevano che stesse “sfruttando” sua figlia.

L’indagine del New York Times ha rivelato che tali account, soprattutto di giovani ragazze, attirano un grande seguito da parte di utenti maschi. Ad esempio, su 5000 account esaminati dal Times, ben 32 milioni di connessioni erano con seguaci maschi.

Inoltre, i genitori giocavano un ruolo attivo nella creazione di contenuti che attiravano tale pubblico. In alcuni casi, i genitori addirittura condividevano immagini dei propri figli in abiti inappropriati e avevano sessioni di chat esclusive con predatori online.

In questo modo, questi account gestiti dai genitori attraggono un gran numero di seguaci, facendo sì che l’algoritmo aumenti la loro visibilità e fornisca loro funzionalità come gli strumenti di abbonamento. Secondo il rapporto del Times, i profili popolari di “influencer minori” possono generare ai proprietari degli account un reddito a sei cifre solo tramite gli abbonamenti mensili.

Il Wall Street Journal ha aggiunto che sebbene questi profili non pubblichino contenuti sessualmente espliciti o illegali, tendono comunque ad attirare pedofili. Il rapporto del WSJ ha anche affermato che Meta era a conoscenza dei genitori che pubblicavano tali contenuti e che i loro algoritmi fornivano a questi account gli strumenti di abbonamento, consentendo così ai pedofili di sottoscriverli e ricevere aggiornamenti sui contenuti.

Mentre Meta non ha ancora risposto alla richiesta di commento da parte di The Verge, Bloomberg ha riportato che il CEO dell’azienda, Mark Zuckerberg, è stato preso di mira da querelanti per non aver affrontato i rischi che Instagram e Facebook rappresentano per i minori.

D’altro canto, il team legale di Zuckerberg ha sostenuto che il CEO non può essere ritenuto responsabile personalmente per ciò che fa l’azienda.

Ci sono circa una dozzina di nuove cause legali contro Meta per questioni di sicurezza dei minori sulle piattaforme di proprietà dell’azienda. Questi casi sono gestiti dalla giudice distrettuale degli Stati Uniti Yvonne Gonzalez Rogers e sono tra le molte denunce contro Meta e altri giganti dei social media che sono continuamente emerse su internet.

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Accuse contro Meta per contenuti sfruttativi, Zuckerberg affronta cause legaliultima modifica: 2024-02-26T07:00:24+01:00da puma1973a
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