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Il nuovo sistema operativo Windows 11 di Microsoft sta suscitando molte reazioni, alcune positive e altre meno. Tra le critiche più frequenti che gli utenti avanzano nei confronti del software c’è l’eccessiva invasività degli annunci pubblicitari all’interno del menu Start.
Il problema sembra destinato a peggiorare, come confermato dall’ultima versione di anteprima rilasciata da Microsoft. Il menu Start di Windows 11 preview build 23435 contiene nuovi annunci pubblicitari che invitano gli utenti ad utilizzare un account Microsoft, anziché un account locale.
Microsoft giustifica questa scelta come una “prova” per ottenere feedback dagli utenti, ma molti si chiedono se l’azienda non stia esagerando con la quantità di pubblicità inserita all’interno del sistema operativo.
La novità più evidente riguarda la “badging”, ovvero la pratica di “marchiare” le icone del menu Start per far apparire gli annunci pubblicitari più rilevanti. In questo caso, gli utenti che utilizzano un account locale vengono invitati ad utilizzare un account Microsoft, con la promessa di un’esperienza più sicura e la sincronizzazione delle impostazioni su più dispositivi.
Inutile dire che molti utenti non apprezzano questa invasività pubblicitaria, specialmente se vengono invitati ad utilizzare un account che non vogliono. Inoltre, il fatto che l’annuncio sia segnalato con un cerchio giallo con un punto esclamativo, potrebbe far pensare agli utenti meno esperti che ci sia un problema con il loro sistema.
Il problema dell’invasività pubblicitaria non riguarda solo il menu Start, ma si estende anche ad altre aree di Windows 11. Ad esempio, l’interfaccia di File Explorer è stata rivista per includere una galleria di immagini integrata, ma anche in questo caso l’attenzione dell’utente viene catturata da annunci pubblicitari che invitano all’utilizzo di servizi Microsoft.
La strategia di pubblicità di Microsoft sembra mirare ad allineare sempre di più gli utenti alla propria piattaforma, ma potrebbe avere l’effetto contrario. Gli utenti infatti potrebbero essere sempre più infastiditi dall’invasività pubblicitaria, e optare per alternative che offrono un’esperienza utente meno invasiva.
In conclusione, Microsoft dovrebbe tenere in considerazione il feedback degli utenti e trovare un equilibrio tra la promozione dei propri servizi e la soddisfazione degli utenti. L’eccessiva invasività pubblicitaria potrebbe essere controproducente per l’azienda,